Ricostruzione e comunità energetiche: Ischia laboratorio virtuoso per le fonti rinnovabili e l’economia circolare

Mercoledì 23 novembre l’incontro sugli effetti dei cambiamenti climatici sull’isola di Ischia, studiati dai tecnici della Bei. Giovedì, due riunioni dedicate al rischio sismico nel processo di ricostruzione e alle comunità energetiche. Sono state due giornate di intenso lavoro quelle organizzate dal Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, presso la struttura commissariale di Ischia Porto, che ha voluto dare un segno di concretezza al primo anniversario della drammatica frana del 26 novembre, lanciando anche un messaggio netto: la messa in sicurezza dell’isola di Ischia deve essere nel segno della prevenzione e della sostenibilità.
Nella prima parte della giornata c’è stato un confronto, tecnicamente approfondito, sul rischio sismico dell’isola, al quale hanno partecipato Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, Francesco Corvaro, delegato del governo italiano presso l’Onu sui temi climatici, Bruno Discepolo, assessore all’Urbanistica della Regione Campania, i rappresentanti dei Comuni e alcuni docenti dell’Università Federico II e del Sannio. Durante la riunione è stato, inoltre, fatto il punto sul percorso che dovrà portare, in tempi brevi, alla definizione del Piano di Ricostruzione da parte della Regione Campania, che dovrà essere elaborato sulla base del Piano Stralcio in via di approvazione da parte dell’Autorità di Bacino e del Piano di Mitigazione del Rischio Idrogeologico a Casamicciola già approvato dal Commissario straordinario. Il professor Doglioni, in particolare, ha illustrato nei dettagli, con cartine e mappe molto puntuali, la situazione del rischio sismico dell’isola di Ischia, le caratteristiche delle faglie e le possibili conseguenze degli eventi calamitosi. Il presidente dell’Ingv ha anche sottolineato la compresenza sull’isola di molteplici rischi: sismico, idrogeologico, vulcanico e climatico. L’Assessore Discepolo ha ricordato che esattamente un anno fa la Regione era pronta a presentare il piano di Ricostruzione. Poi, la frana, ha imposto un cambio di paradigma e il lavoro, ha spiegato Discepolo, è ripartito da capo.
Nel corso della riunione è stata anche presentata la nuova piattaforma digitale, on line sul sito Sismaischia.it, messa a punto dalla struttura commissariale e che raccoglie un enorme mole di dati, digitalizzati con le più moderne tecnologie, che non ha eguali nei processi di ricostuzione. “Siamo nelle condizioni di fornire ai cittadini e alle istituzioni informazioni, cartografie, elementi di conoscenza dei rischi e della configurazione degli edifici e del territorio, che favoriranno il processo di ricostruzione – ha commentato il Commissario straordinario, Giovanni Legnini – Si tratta di un contributo di conoscenza che prima non c’era e che può dare un contributo importante all’elaborazione di un cronoprogramma delle attività relative alla ricostruzione post-frana e post-sisma.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata, invece, al tema delle Comunità energetiche, con la partecipazione dei rappresentanti della Regione, dei Comuni dell’isola, del Gse, di Arera, di Legambiente e Federalberghi, di tecnici ed esperti. L’obiettivo è quello di caratterizzare il processo della ricostruzione nel segno della sostenibilità, con l’obiettivo ambizioso di trasformare l’isola in un modello virtuoso nell’utilizzo delle rinnovabili, a partire dall’entità geotermica . Un percorso che può passare anche attraverso le Comunità energetiche la cui compiuta disciplina , proprio ieri, ha fatto registrare un importante passo in avanti dal punto di vista dell’attuazione con il raggiungimento di un accordo fra il ministero dell’Ambiente e la Commissione Europea. Il vicecommissario alla Ricostruzione, Gianluca Loffredo, ha ricordato l’enorme potenzialità dell’isola nel settore della geotermia che potrebbe essere utilizzata non solo per la produzione di energia elettrica ma anche per produrre calore e per il raffrescamento. Le potenzialità delle Cer sono state sottolineate anche dal Prof. Corvaro, esperto della materia , che ha ribadito l’importanza per l’Italia di diversificare le fonti, orientandosi anche su impianti di piccola taglia. Ancora più ambizioso l’obiettivo di Legambiente, che ha invitato ad alzare l’asticella puntando su un’isola autonoma del sia sul fronte dell’energia che dell’economia circolare entro il 2030. Mentre Francesca De Falco, della Regione Campania, ha ricordato la pubblicazione del bando per formare i comuni al di sotto dei 5mila abitanti per partecipare ai bandi della Cer ed ha ribadito l’impegno dell’ente ad accompagnare la costituzione delle Cer. Un impegno condiviso anche dal Gse e da Arera, i cui rappresentanti hanno preso parte all’incontro , insieme ai Sindaci dell’isola o assessori loro delegati , dando la disponibilità a sostenere, insieme alla Regione Campania , la promozione della costituzione di comunità energetiche sull’isola da parte di cittadini , imprese ed enti locali.