Ricostruzione privata post sisma, parere giuridico fa chiarezza su annullamento in autotutela titolo edilizio e dimostrazione stato legittimo immobile

Quanto tempo ha una pubblica amministrazione per annullare in autotutela un titolo edilizio? Come si attesta lo stato legittimo di un immobile? Con un parere ad hoc prodotto dall’ufficio giuridico e pubblicato su questo sito, si fa chiarezza su tali due punti, che spesso hanno suscitato dubbi interpretativi e bloccato le procedure istruttorie nell’ambito delle Conferenze speciali dei servizi per la ricostruzione privata post-terremoto sull’isola. Per assicurare pronunciamenti uniformi e più celeri della Conferenza dei servizi, con tale parere si precisa che:

  1. Per esercitare il potere di annullamento in autotutela di un titolo edilizio, anche formatosi per silenzio-assenso, un ente, come stabilito dalla legge, deve procedere entro e non oltre 12 mesi. L’unica eccezione di annullamento oltre tale termine è quella della falsa rappresentazione dei fatti e dei luoghi da parte del professionista o di chi ha richiesto il titolo edilizio.
  2. Per dimostrare lo stato legittimo di un immobile, il parere richiama espressamente l’art. 9 bis del Testo unico dell’edilizia, a cui il professionista e le amministrazioni comunali, nonché quelle a vario titolo coinvolte, dovranno attenersi. Quindi, se si è già in possesso di un titolo edilizio, o è stata provata l’esistenza dell’edificio quando non era necessario tale titolo, e non vi sono comunque procedimenti sanzionatori in corso, non c’è motivo per procedere con nuove indagini sulla legittimità di quell’edificio.

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