Messa in sicurezza del territorio e ricostruzione privata: firmata ordinanza che fissa termini, semplifica procedure e dà certezze a cittadini

Con l’ordinanza firmata oggi vengono emanate disposizioni incisive e molto innovative finalizzate a programmare e pianificare la ricostruzione dipanando il groviglio di criticità determinatosi dopo la frana del 2022, che si è aggiunto a una situazione che già era molto difficile e bloccata. Il complesso delle disposizioni è preordinato a far sì che ciascuno degli attori pubblici e privati, titolari di competenze per legge attribuite o di prerogative proprie, sia messo nelle condizioni di adempiere. E per ciascuno vengono fissati i termini di adempimento, in un quadro unitario del processo di ricostruzione post sisma e post frana ed introducendo i principi della programmazione e della pianificazione declinati con le priorità della sicurezza e della sostenibilità.

Innanzitutto, con l’approvazione definitiva del Piano di messa in sicurezza idrogeologica strutturale del territorio, disposto con l’ordinanza e condiviso con l’Autorità di bacino, la Regione e il Comune di Casamicciola, si stabilisce un nesso diretto tra sicurezza e ricostruzione. Per conseguire tale obiettivo gli edifici danneggiati vengono classificati in quattro categorie: la prima, circa la metà, è relativa agli edifici che possono essere ricostruiti subito senza altre condizioni; la seconda e la terza sono collegati all’approvazione dei progetti di messa in sicurezza del territorio; la quarta, quella più a monte o prospiciente gli alvei, a più alto rischio, è affidata integralmente al Piano di ricostruzione della Regione Campania. L’Autorità di bacino approverà il Piano stralcio del Pai entro il prossimo mese di maggio, la Regione adotterà il piano della ricostruzione entro il prossimo mese di giugno, per i proprietari degli edifici danneggiati che rientrano nella prima categoria (verde) si fissano tre scadenze a luglio, ottobre e dicembre. Per chi non rispetterà i termini sono introdotte conseguenze sanzionatorie (sospensione del Cas) e l’intervento sostitutivo del Commissario che attraverso un accordo con gli Ordini Professionali di Napoli indicherà i professionisti disponibili e presentare progetti.

Da oggi, dunque, i cittadini avranno maggiori certezze sui tempi e sulle responsabilità: sapranno cosa si può e cosa non si può fare, chi sono i soggetti responsabili e cosa accadrà in caso di inadempimenti. Per le delocalizzazioni, dopo aver registrato le gravi difficoltà di mercato, si procederà con l’iniziativa pubblica. Chi non riuscirà a reperire immobili sul mercato a condizioni accettabili, potrà prenotare l’acquisizione di un alloggio in sostituzione del contributo. La struttura commissariale, i Comuni e i consorzi di cittadini potranno acquisire la proprietà di volumi dismessi, ristrutturandoli e cedendoli agli aventi diritto che lo richiederanno, in tal modo determinando anche una riduzione di consumo di suolo. Numerose altre decisioni vengono assunte con l’ordinanza, dalla disciplina dei consorzi alla fissazione dei termini per la loro costituzione, dal piano di demolizioni pubbliche alle deroghe per realizzare impianti per il riuso di materiali da demolizione, dall’aumento del contributo per le demolizioni private al pagamento diretto dei Sal ai professionisti e alle imprese, e diverse altre disposizioni.

“Sono soddisfatto per il lavoro molto complesso portato avanti negli ultimi mesi e per la condivisione piena con le istituzioni e tutti gli attori della ricostruzione – commenta il Commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma e post-frana, Giovanni Legnini – Per la  metà degli edifici si può partire e  ci sono scadenze, sanzioni e poteri sostitutivi per chi non lo fa, per un’altra parte si procederà dopo avere approvato i progetti di mitigazione del rischio idrogeologico da parte della struttura commissariale  e per quelli più a rischio e compromessi entro giugno si deciderà con il piano della ricostruzione e con le delocalizzazioni obbligatorie. I tasselli della difficile ricostruzione a ischia dopo le due catastrofi si vanno componendo in un complesso mosaico nel quale ciascuno dovrà fare la propria parte. Ringrazio i sindaci, la Regione, l’Autorità di bacino e la Soprintendenza, per le intese raggiunte e per quanto faranno nelle prossime settimane e mesi”. Adesso, ha aggiunto Legnini, “servono i progetti e le imprese per ricostruire, i cantieri privati non li apre il commissario ma i cittadini, i loro professionisti e le imprese, i quali hanno diritto ad un quadro di regole certe e chiare che abbiamo passo dopo passo provveduto a comporre. Il passo di oggi è quello più importante. Vigileremo affinché gli impegni vengano mantenuti e presenteremo ai cittadini i contenuti dell’ordinanza dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti”.

Scheda di sintesi dell’ordinanza speciale n.8 del 24 aprile 2024

Ordinanza special n. 8 del 24 aprile 2024
All. 1 – Aggiornamento Piano 5 ter
All. 2 – PIANI DI DEMOLIZIONE
All. 3 – Piano Programma  – Leggenda mappa n.1 disponibile anche sul Geoportale
All. 4 – Protocollo d’intesa con Ordini e Collegi professionali
All. 5 – contratto tipo professionisti